PLAYER

mercoledì 11 luglio 2012

L'ottantaquattresimo problema


Un contadino si recò dal Buddha per parlargli dei suoi problemi.
Gli raccontò le difficoltà che incontrava nel coltivare la terra, gli disse
che la siccità o i monsoni gli complicavano il lavoro.
Parlò al Buddha della moglie, spiegandogli che, nonostante l'amasse,
c'erano alcune cose di lei che avrebbe voluto cambiare.

Gli disse la stessa cosa dei figli: sì, li amava, ma non stavano
crescendo proprio come avrebbe voluto. Quando ebbe terminato,
domandò al Buddha in che modo avrebbe potuto aiutarlo a risolvere i suoi guai.
Il Buddha rispose: 'Mi dispiace, ma non posso aiutarti'.
'Come sarebbe a dire? inveì il contadino. 'Dicono che tu sia un grande maestro!'.

Il Buddha replicò: 'Signore, le cose stanno così. Tutti gli esseri umani hanno ottantatré problemi.
È una realtà della vita. Certo, alcuni problemi possono scomparire di tanto in tanto,
ma ben presto se ne presenteranno altri. Perciò avremo sempre ottantatré problemi'.

Il contadino reagì con indignazione: 'A cosa serve allora tutto il tuo insegnamento?'.
Il Buddha rispose: 'Il mio insegnamento non può aiutarti a risolvere gli ottantatré problemi,
ma forse può darti una mano con l'ottantaquattresimo'.
'Quale sarebbe?' domandò il contadino.
'L'ottantaquattresimo problema è che non vogliamo avere problemi'.



Huang Yao2

Nessun commento:

Posta un commento